Mindfulness

Non cercare di espellere i pensieri. Dai loro spazio, osservali e lasciali andare
Jon Kabat-Zinn

La Mindfulness è una pratica originaria del mondo buddhista ed introdotta in Occidente negli anni ’70 da Jon Kabat-Zinn, che l’ha definita come “capacità di prestare attenzione al momento presente, con intenzione ed in modo non giudicante”.

È un modo quindi di coltivare una più piena consapevolezza all’esperienza del momento, ovvero al qui ed ora.

Non è una tecnica di rilassamento e nemmeno una forma di “buonismo” che ci spinge ad accettare tutto ciò che accade con passività; al contrario, è parte attiva del nostro processo di consapevolezza e di concentrazione, con l’obiettivo di imparare a conoscere noi stessi per ciò che realmente siamo, accettando la realtà per quella che è, nel momento in cui si appalesa.

Da un lato, una capacità progressiva di maggiore presenza al qui e ora ci apre ad esperienze nuove ed inaspettate, alla ricchezza del momento presente ed alla pienezza della vita. Dall’altro, la pienezza dell’esperienza implica necessariamente il considerare anche il suo lato “negativo”, come la sofferenza, il disagio ed il dolore.

Ed è proprio qui che la Mindfulness ci chiede e ci insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma ad accettarla per farne motivo di crescita e persino di creatività.

Mindfulness: ridurre il malessere psicologico

Diversi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza di un approccio psicoterapeutico basato sulla Mindfulness per ridurre il malessere psicologico: con la pratica meditativa s’instaurano nuove connessioni neuronali all’interno del nostro cervello, grazie alle quali ci sentiamo liberi di volta in volta di scegliere come rapportarci alle nostre esperienze e di non cadere in trappole mentali già conosciute (automatismi, pensieri ripetitivi e vecchie abitudini).

Si eseguono corsi individuali (su appuntamento) e corsi di gruppo.